1. |
Montagna Nera
01:45
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Scusa se non te l’ho detto,
ma ieri ho pianto per tutto il viaggio,
la consapevolezza delle lacrime di vetro
sull’ingenuità di una strada di montagna
la preferisco sempre ad ogni patetismo
All’ipocrisia del sole il pomeriggio
A questo primo caldo
Proprio ora che
È appena aprile
Primavera è già morta.
Appena aprile
Primavera è già morta
Continuerò a scrivere sul vetro appannato
Di frasi mai dette e di fiato sprecato
di sogni spremuti acerbi
son piene le pagine, pieni i ricordi
Ma ogni cazzata e ogni vittimismo
Non valgono niente
Nemmeno un dente del tuo sorriso.
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2. |
Codeina
03:45
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Solo pochi giorni,
Cerco una soluzione alla tua assenza.
Quanto può durare l’istante di un abbraccio?
Solo pochi anni.
Quelli che non tornano, sempre i migliori.
Quelli che restano attendono in eterno.
Ciò che è stato mi perseguita
In sospeso, cerco solo te
Appeso
di tutti i fili il più sottile.
Annodami e avvolgimi.
E assicurami
al più antico degli alberi.
Chiedersi se il giorno
La notte poi muore
Il buio nasconde le ombre
Risalta il candore
Chiedersi se un giorno
Troverò le parole
Forse anche quelle mai dette
Le riesci a sentire.
E chissà le tue,
chissà quante ne ho ignorate
chissà quante calpestate
chissà le tue
quante dimenticate
e ora sei distante.
Collega l’istante
Amaro, di un saluto
All’ atteso ritorno.
Non bado più al tempo
che scorre, sprecato
Non ci ho mai badato
Non ho mai badato a null’altro che a te.
Non ho mai badato a null’altro che a te.
Non ho mai badato a null’altro
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3. |
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Sempre accade nella pioggia, anche se non me ne accorgo
E piovono convinzioni, non le raccolgo.
Allagano, la memoria
Annego, nella pochezza di ogni cosa
Vorrei fossero gli occhi a risolverlo
Ma non conosco il segreto
Per risolvere i tuoi occhi
Tutto torna
Quando resto in pace.
Non rimane niente del rancore
il tuo odore non conosce mare da solcare
né soffre male
male da morire.
Prima che sia troppo tardi
Dimmi: <<non ascoltarmi più>>
prima che ricominci a piovere
prima che ricominci.
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4. |
Comete
02:53
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Non mi sono mai accorto
Tu fossi una stella che ha dimenticato come brillare.
Forse troppo distratto
Ho voltato lo sguardo
Chinata la testa verso la terra
Allungate le braccia verso ogni cosa.
Forse la nostra distanza di anni luce
Mi ha mostrato il tuo bagliore
Quando eri già spenta.
Ma tu eri già spenta.
Come vedere?
persino nell’ombra
Se non riconosciamo
nemmeno la luce.
Non abbiamo occhi
Noi non abbiamo occhi
Non abbiamo occhi
Noi non abbiamo occhi.
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5. |
...Incontrano Mosè
02:21
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Se tutto fosse semplice come un’immagine
ferma, sospesa nel non-tempo
non vedrei i tuoi occhi ora allontanarsi
ma riposarsi
sul mio sguardo incerto.
Da sempre osservo attentamente le lancette
senza mai riuscire
a seguirne il movimento.
Mai colto alcun istante,
sempre raccolto.
Mai corso per un metro,
sempre rincorso.
Disorientati e condannati
a viaggiare senza strade.
Non c’è verso e direzione
e tutto accade senza sosta, sempre, senza sosta.
Siamo le ultime gocce
di ogni temporale
di ogni tempo i resti dei resti.
Siamo gli ultimi giorni
dell’anno peggiore
siamo le parole gridate.
Siamo le ultime gocce
di ogni temporale
di ogni tempo i resti dei resti.
Siamo gli ultimi giorni
dell’anno peggiore
soltanto parole
gridate alla fine.
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